
Giulia ha 25 anni, un compagno e due bambini che ama. È diventata adulta in fretta, da quando ha scoperto di essere incinta della sua prima bambina, a 18 anni, ed ha dovuto lasciare gli studi, iniziando a lavorare in un call center. La sua vita è fatta di piccole e grandi difficoltà per sbarcare il lunario, ma anche di un amore profondo per il suo compagno ed i suoi figli, oltre che dalla speranza, un giorno, di poter avere qualcosa in più dalla vita.
Giulia scopre di avere un male incurabile; un tumore che nell’arco di tre mesi le porterà via i suoi affetti ed il suo domani.
Giulia decide che tre mesi sono troppo brevi per trascorrerli tra corsie d’ospedale, esami e lacrime. Ma tre mesi, forse, possono bastare per realizzare una lista di piccoli e grandi desideri, per sé stessa, e per assicurarsi che i suoi cari ricordino di lei solo le cose belle vissute insieme.
Per la drammaticità della vicenda trattata, lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio di: Città di Torino, Circoscrizione 1 Centro-Crocetta, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Azienda Ospedaliero‐Universitaria San Giovanni Battista di Torino, Azienda Ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita Sant’Anna di Torino e ANAPACA (Associazione Nazionale Assistenza Psicologica Ammalati Cancro). Un estratto dello spettacolo è stato utilizzato nel convegno “Spett-Attori nella Breast Unit” organizzato dall’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino.
– Drammaturgia e regia: Davide Bernardi
– Debutto: dicembre 2012 | Teatro Vittoria – Torino